Pandemia e acquisti online. Come è cambiato per sempre il nostro mondo
Charlotte Hogg, Chief Executive Officer Europe di Visa presenta lo scenario che i dati raccolti in questi mesi ci raccontano.
L’emergenza della pandemia COVID-19 ha trasformato il nostro modo di vivere e creato un nuovo trend negli acquisti online.
Interventi che avrebbero potuto essere discussi per anni, sono stati decisi dai governi in pochi giorni. Così come cambiamenti nelle abitudini delle persone che avrebbero potuto verificarsi nel corso di decenni, si sono compiuti in qualche settimana, accelerati da misure restrittive della circolazione senza precedenti. I lockdown applicati in tutta Europa ci portano ad interrogarci su che tipo di ripartenza si profila all’orizzonte. Testimonianze provenienti da tutta Europa indicano che già ora è evidente un cambiamento nel comportamento dei consumatori e suggeriscono che la ripartenza sarà prima di tutto digitale.
Paesi diversi, stessi trend: gli acquisti online con la pandemia
I differenti approcci alle misure restrittive sembrano aver fatto poca differenza in questo contesto. Tratti comuni si sono riscontrati in Svezia, dove le restrizioni sono state poche, così come in Italia e in altri Paesi. Nel periodo da febbraio a maggio i consumatori hanno iniziato ad acquistare online più frequentemente un’ampia gamma di prodotti e i produttori e rivenditori, a loro volta, hanno registrato un aumento della quota di vendite in e-commerce.
I settori che sono cresciuti di più durante la Pandemia
Gli acquisti online di alcuni settori hanno visto un’accelerazione significativa, rivelando che i consumatori stanno comprando una più ampia gamma di prodotti e servizi. Gli acquisti in bricolage, per esempio, sono cresciuti fortemente. In Svezia, gli acquisti online di mobili e attrezzature sono raddoppiati; in Italia la spesa di articoli da giardino è triplicata tra l'ultima settimana di febbraio e la prima di maggio, allorché il governo italiano ha mosso i primi passi verso un allentamento delle misure restrittive. Così come le transazioni per elettrodomestici sono più che raddoppiate. Nel Regno Unito, gli appassionati di ciclismo hanno triplicato i loro acquisti online. Infine, anche la percentuale di spesa totale in e-commerce è cresciuta. In Italia, dove l'e-commerce era meno diffuso, il tasso di aumento è stato il più alto dei tre paesi studiati. Questa tendenza è confermata da Nexi, società specializzata in servizi di acquiring, issuing e pagamento, che ha registrato un aumento della domanda da parte delle piattaforme di e-commerce per migliorare la loro capacità di supportare i pagamenti online e multicanale. Nexi ha anche affermato che molti commercianti che non dispongono di siti di e-commerce hanno espresso interesse per abilitare i pagamenti online. Inoltre, alcuni dei maggiori cambiamenti negli acquisti online hanno riguardato l’abbigliamento, tradizionalmente acquistato di persona. In Belgio e Irlanda, a esempio, oltre il 40% dei titolari di carta che hanno effettuato raramente acquisti online tra gennaio 2019 e inizio marzo 2020, ha iniziato a farlo regolarmente.
Il trend online degli acquisti: un percorso senza ritorno dopo la pandemia
Quali conclusioni si possono trarre da tutto ciò? È chiaro che i comportamenti dei consumatori sono cambiati, e con tutta probabilità lo saranno in modo permanente. Tali cambiamenti suggeriscono che la ripresa sarà digitale e verrà sostenuta sia dallo shopping online che sta intensificandosi in tutta Europa, sia dai pagamenti contacless che consentono ai consumatori di attenersi alle raccomandazioni e alle normative sul distanziamento sociale con cui probabilmente faremo i conti per molti mesi a venire. E’ importante che le piccole e medie imprese possano velocemente implementare servizi e pagamenti digitali perchè saranno loro il motore di una più ampia ripartenza: i paesi in cui l'utilizzo del contante è in calo da diversi anni ci hanno dimostrato che il passaggio al pagamento online o contactless è permanente. Una volta che sarà possibile pagare online o contactless per servizi come i taxi, a esempio, le persone non vorranno tornare indietro.
In Italia la pandemia sembra abbia accelerato questo processo: i consumatori sono cambiati e spetta a tutti noi nel nostro settore cambiare con loro.