Visa punta alla medaglia d’oro: Gregorio Paltrinieri e Bebe Vio tra gli atleti che faranno parte della rosa per Tokyo 2020

01/07/2021

  • Il team Visa per Tokyo 2020 è composto da 102 atleti, provenienti da 54 paesi e iscritti a 28 competizioni, nei Giochi più gender-balanced della storia
  • Due dipendenti Visa si uniranno al Team per inseguire il loro sogno olimpico e paralimpico

Milano, 1 luglio 2021 – Mancano meno di 30 giorni alla cerimonia d’apertura di Tokyo 2020 e Visa (NYSE:V), in qualità di “Official Technology Partner” dei Giochi Olimpici e Paralimpici, ha svelato la rosa degli atleti appartenenti al programma Team Visa mentre si prepara a supportare e celebrare il suo più grande investimento nei Giochi olimpici e paralimpici ad oggi. Dal lancio dell’iniziativa Team Visa nel 2000, Visa ha supportato più di 500 atleti olimpici e paralimpici, come parte dell’impegno a sostenere atleti per garantirne il successo fuori e dentro il campo.

Programma Team Visa - Tokyo 2020 – I numeri:

  • 102 atleti, tra cui due dipendenti del Visa Olympians and Paralympians Business Development Program
  • 56 donne, 46 uomini, per consolidare l’impegno di Visa a favore della parità di genere nello sport, sul lavoro e oltre
  • 54 paesi, di cui 19 che per la prima volta possono contare atleti nel Team Visa (Argentina, Bulgaria, Costa Rica, India, Tailandia e molti altri)
  • 28 discipline, tra cui le nuove categorie: BMX Freestyle, Skateboarding, Sport Climbing e Surfing

La resilienza e la dedizione che il nostro team olimpico e paralimpico ha mostrato nell’ultimo anno rappresenta una vera fonte d’ispirazione, e osservare il modo in cui affrontano le loro insicurezze è un approccio mentale da cui tutti dovremmo prendere spunto”, commenta Jackie Willcox, Head of Marketing Sud Europa di Visa. “Siamo onorati di dare il nostro sostegno al Team Visa – e a tutti gli atleti che gareggeranno a Tokyo – in quello che per loro è stato un viaggio più lungo del previsto, ma di cui ci rimarrà impressa la straordinaria forza d’animo e il carattere che li ha sostenuti per arrivarci.”

Uno sguardo alla mentalità olimpica e paralimpica

Tale resilienza e forza d’animo si possono riscontrare nelle esperienze vissute in quest’ultimo anno da veterani e nuovi arrivati, i quali si sono impegnati a diffondere messaggi fiduciosi e positivi senza trascurare il loro percorso di preparazione in vista del palcoscenico mondiale di Tokyo. Tra questi, i due italiani medaglie d’oro olimpiche e mondiali nelle loro discipline:

Gregorio Paltrinieri, che ha cominciato a nuotare all’età di quattro anni e a gareggiare all’età di sei. Fino ai dodici anni, si è specializzato nella rana, ma crescendo è passato allo stile libero, specializzandosi nella vasca lunga. Come nuotatore professionista, è campione olimpico e del mondo in vasca lunga e vasca corta, tre volte campione europeo di vasca lunga nel 1500m stile libero nel 2012 e nel 2014, European Champion nel 2016 e due volte campione europeo di vasca lunga negli 800m stile libero. Detiene l’attuale record mondiale (vasca corta) nei 1500m stile libero. È anche titolare dei record europei negli 800 e 1500m stile libero con il tempo di 7:39:27 e 14:34:04. Gli idoli di Paltrinieri sono il nuotatore australiano Ian Thorpe e il cestista statunitense Michael Jordan. La sua ambizione è vincere la seconda medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

“Il lockdown è stato per me un nuovo punto di partenza: nuovo allenatore, nuova piscina, nuova casa, nuove sfide, in primis ovviamente Tokyo 2020. Abbiamo aspettato con trepidazione ben cinque anni per queste Olimpiadi e abbiamo sofferto molto la chiusura delle piscine, che mi auguro possano riaprire il prima possibile per tutti”, ha commentato Gregorio Paltrinieri. “Dopo gli Europei di Budapest di quest’anno, finalmente Tokyo 2020 è alle porte. Parlare di medaglie è sempre difficile, ma sono carico e motivato. Voglio riconfermarmi dopo Rio 2016 e sono orgoglioso di arrivare a questo appuntamento come atleta del team Visa.”

Beatrice "Bebe" Maria Vio, durante l'infanzia, aveva tre passioni: la scuola, la scherma (che ha iniziato a praticare a cinque anni) e lo scouting. All'età di 11 anni ha contratto la meningite C che le ha causato una grave infezione e la conseguente amputazione di entrambe le gambe dal ginocchio e di entrambi gli avambracci, oltre che alcune cicatrici profonde sul viso e buona parte del corpo. Dopo la guarigione e molti mesi di riabilitazione intensiva, è tornata al suo sport. Ai Giochi Paralimpici di Londra 2012, Bebe ha fatto la tedofora nel giorno di inaugurazione dei Giochi in rappresentanza dei futuri atleti paralimpici. Quattro anni dopo, ha partecipato ai Giochi Paralimpici di Rio 2016, portando a casa una medaglia d'oro in competizione individuale e un bronzo a squadre. Bebe supporta art4sport, associazione Onlus che incoraggia e supporta i giovani disabili a fare sport. È stata la prima atleta che l'organizzazione ha aiutato a tornare al suo sport dopo la malattia e dopo di lei ne sono arrivati molti altri. Bebe non vede l’ora di partecipare ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 dove sarà porta bandiera per l’Italia.

“Dopo Rio 2016 è stata un'emozione unica e indescrivibile restituire la bandiera italiana al presidente Mattarella. Il mio sogno però era di riceverla di nuovo per avere l'onore di portarla a Tokyo 2020… Ora che ho scoperto di essere ancora la portabandiera italiana alle Paralimpiadi, insieme a Federico Morlacchi, quel sogno è diventato realtà!” ha raccontato Bebe Vio. “Ho sempre dato il massimo per raggiungere questo traguardo, che sogno sin da Londra 2012 quando ho fatto la tedofora in rappresentanza dei ‘Futuri atleti paralimpici’. Spero in questo modo di poter ispirare i sogni di tanti bambini con disabilità che vogliono cominciare un percorso paralimpico per godersi la vita grazie allo sport.”

Promuovere gli atleti al di fuori dell’ambito sportivo

Visa conosce bene l’importanza di sostenere gli atleti all’apice della loro carriera, così come nelle sfide che dovranno affrontare una volta terminata l’attività sportiva. Grazie ad una partnership olimpica e paralimpica di 35 anni, l’Olympians and Paralympians in Business Development Program (OPBDP) di Visa offre un programma biennale a rotazione che garantisce l’accesso a numerose aree aziendali per gli atleti che desiderano esplorare una carriera professionale al di fuori dello sport.

In occasione di questi Giochi senza precedenti, Visa fa il tifo anche per i nuovi atleti del suo Team, Mikel Thomas (Trinidad & Tobago, Athletica) e Ryan Neiswender (USA, Basket Paralimpico), entrambi iscritti al OPBDP, che si sono qualificati per Tokyo 2020.

Maggiori dettagli della loro esperienza lavorativa presso Visa e sulla loro preparazione per le Olimpiadi si possono trovare qui.

Per saperne di più sul supporto di Visa ai giochi Olimpici e Paralimpici visita la pagina dedicata alla partnership olimpica